Lo sbiancamento dentale laser assistito

Le discromie dei denti sono causate dai pigmenti che si accumulano negli interstizi interprismatici, a livello della giunzione smalto-dentina e nella dentina.
Lo sbiancamento dentale con il laser è il mezzo più rapido ed efficace per rimuovere i pigmenti ed ottenere denti bianchi.

Come funziona?

L’azione sbiancante è indotta da un processo di ossidazione: il gel contenente perossido di idrogeno viene steso sulla superficie di ogni dente e attivato dalla luce laser, tramite un apposito manipolo che defocalizza il raggio. Grazie a questa attivazione, il perossido innesca il rilascio di ossigeno che opera la scissione dei doppi legami dei pigmenti presenti nei denti, decolorandoli.

Risuntato di uno sbiancamento dentale con il laser
L’uso del laser velocizza i tempi di applicazione limitando la seduta a 30 minuti

L’uso del laser per attivare il perossido di idrogeno velocizza radicalmente i tempi di applicazione, limitando la seduta dello sbiancamento a circa 30 min. A protezione delle gengive si applicano dighe foto-polimerizzabili che hanno il compito di impedire al perossido di idrogeno, disposto sugli elementi dentali nella parte vestibolare, di andare a diretto contatto con la gengiva evitando così la sua infiammazione. 

La composizione del gel sbiancante

Per rimuovere i pigmenti che si depositano sui denti abbiamo a disposizione sostanze ossidanti dirette, come il perossido di idrogeno, oppure indirette come il cloro. Il perossido di idrogeno si dimostra particolarmente efficace poiché rompe i legami insaturi e interrompe le complesse catene aromatiche dei pigmenti, degradandoli a composti con peso molecolare inferiore, solubili in acqua e più facilmente eliminabili. 

LWS
Confezione di Gel sbiancante LWS

Lo sbiancamento dentale laser assistito : tecniche e protocolli

Una volta posizionato il gel, si può procedere con l’irradiazione dei denti con la luce laser, che porterà ad un’accelerazione dei processi di scissione dei pigmenti.

L’attivazione del perossido avviene grazie all’applicazione della sorgente laser, tramite l’apposito manipolo in grado di emettere una radiazione luminosa specificatamente attratta dal pigmento inserito nel gel.

Sbiancamento laser assistito su arcata inferiore
Irraggiamento laser tra i 30 e i 60 secondi per applicazione

La reazione chimica che ne consegue è la scissione del perossido in acqua e radicali liberi, questi ultimi in grado di scindere i doppi legami dei pigmenti presenti negli elementi dentari, trasformandoli in costituenti più piccoli, maggiormente solubili e lavabili, come dimostrato qui.

luce→energia cinetica→calore→ H₂O₂→H++HO₂

La tecnologia laser nuova frontiera del sorriso di F. Barzè e M. Pulido

Come si legge dal manuale La tecnologia laser nuova frontiera del sorriso di F. Barzè e M. Pulido (2019), il trattamento di sbiancamento può essere eseguito con laser a diodi con lunghezze d’onda variabile da 808 a 980nm, in modalità CW, senza contatto diretto e utilizzando manipoli defocalizzati o fibre di grosso diametro 4-600μm.

Secondo gli appositi protocolli di utilizzo, i laser a diodi con lunghezze d’onda tra i 808 e 980nm possono essere programmati con potenze variabili tra 2,5W e 5W in CW.
Il trattamento può essere eseguito con gli appositi manipoli ad arco.

manipolo per sbiancamento dentale laser
Manipolo per sbiancamento dentale laser assistito

L’irraggiamento di ciascun dente prevede una durata tra i 15 e i 30 secondi, sufficienti ad innescare un aumento di temperatura comunque inferiore a 2,5C° ed evitare il danneggiamento della superficie dentale. 

Dopo la prima applicazione della luce, e relativa posa del prodotto sbiancante per il tempo necessario, si rimuove il gel e si verifica il risultato del trattamento. in caso di esito non soddisfacente, si applica nuovamente il gel sui denti e si ripete il trattamento. 

Vantaggi per l’operatore e benefici per il paziente

L’indubbio vantaggio offerto dallo sbiancamento laser è sicuramente il rispetto di tutti i tessuti, principalmente da un punto di vista termico – in quanto il calore prodotto dal laser resta imprigionato nello spessore dello sbiancante stesso, evitando quindi il surriscaldamento della polpa camerale – ma anche dal punto di vista dei tessuti duri grazie alla riduzione dei tempi di trattamento. 

Il trattamento laser, garantisce anche una consistente riduzione degli effetti collaterali

I tempi di applicazione sono veloci, annoverandosi mediamente tra i 10-15 min per arcata. Il trattamento laser garantisce inoltre una consistente riduzione degli effetti collaterali, solitamente indotti da questa tipologia di trattamenti, così come un minor rischio di ipersensibilità post-trattamento, sempre grazie ai ridotti tempi di posa del prodotto. 

Per concludere, come evidenziato nel caso clinico del Dott. Claudio Pasquale, lo sbiancamento laser permette di ottenere risultati capaci di mantenersi nel tempo, preservando totalmente l’integrità e la salute dei tessuti orali del paziente.

Guarda il video-tutorial realizzato con la collaborazione della Dott.ssa alessia Migliorini (Clinica Dentale, Vicenza)