Laser odontoiatrico: strumenti e applicazioni

L’utilizzo del laser odontoiatrico è una pratica consolidata da ormai diversi decenni, soprattutto in paesi dove l’attenzione al benessere per, durante e post-intervento viene considerata parte integrante dell’esperienza al riunito.

I risultati clinici, la costante ricerca scientifica e l’avanzamento tecnologico hanno portato l’apparecchiatura laser a un grado di maturità tale da renderla irrinunciabile all’interno della moderna clinica odontoiatrica.

Tipologie di laser

In odontoiatria le due famiglie principalmente utilizzate sono il laser a diodo e il laser ad erbio, ciascuna con le sue caratteristiche e peculiarità, che permettono un trattamento dagli indubbi benefici clinici per il paziente e vantaggio operativo per il professionista.

dentista con il laser
Il laser a diodo in odontoiatria

Laser a diodo: particolarmente indicato sui tessuti molli, rappresenta oggi la tecnologia più sicura ed efficace per il trattamento chirurgico, terapeutico e parodontale.
Grazie alle sue lunghezze d’onda e all’interazione della luce con molecole quali emoglobina, melanina ed acqua, il laser infonde i suoi benefici ai tessuti.
La capacità coagulante permette operazioni con campo visivo esangue, mentre il suo potere decontaminante e biostimolante libera i tessuti dalla carica batterica presente nel cavo orale, migliorando allo stesso tempo la guarigione stimolando la biorigenerazione cellulare.
L’effetto ablativo sui tessuti molli rende il laser a diodo estremamente efficace nella chirurgia minimamente invasiva, è possibile infatti effettuare interventi dal grande valore percepito per il paziente come rimozione di fibromi e frenulectomie. Altri dettagli clinici ed operativi possono essere letti in questo articolo dedicato al laser a diodo e alle sue applicazioni.


Laser a erbio: massima espressione della tecnologia laser odontoiatrica, il laser ad erbio utilizza la sua elevatissima interazione con l’acqua per operare delicatamente ma con enorme efficacia sia sui tessuti duri che su quelli molli. La lunghezza d’onda 2940nm a contatto con l’idrossiapatite rendono il laser ad erbio uno strumento “freddo”, quindi particolarmente ideale nei protocolli di conservativa, chirurgia ossea, chirurgia dei tessuti molli e implantologia, dove evitare l’aumento termico nei tessuti è di fondamentale importanza. Tutti i benefici che i laser ad erbio può portare ai pazienti e alla clinica sono disponibili in questo articolo.

Campi clinici

  • ENDODONZIA: l’effetto battericida del laser è particolarmente efficace per la profonda decontaminazione dei canali radicolari e del sito apicale evitando future infezioni.
  • PARODONTOLOGIA: decontaminare le tasche parodontali dai batteri dopo un accurato scaling manuale è possibile. Associando il laser a una soluzione liquida a base di perossido d’idrogeno la pulizia è completa.
  • CHIRURGIA: la chirurgia dei tessuti molli e duri è particolarmente apprezzata grazie alla micro-invasività della luce laser. L’azione ablativa generata, unita al potere biostimolante permette interventi con campo visivo libero da sangue e migliori guarigione per seconda intenzione senza generare aerosol.
  • IMPLANTOLOGIA: grazie alla sorgente laser è possibile decontaminare il sito implantare rimuovendo i batteri presenti, biostimolando anche i tessuti a seguito di operazioni chirurgiche, evitando di surriscaldare il corpo metallico.
  • TERAPIA: la tecnologia laser permette al professionista di liberare il paziente da particolari ma diffusi fastidi come afte, herpes e ipersensibilità dentinale donando nuova sicurezza.
laser in ambito terapeutico
Il laser odontoiatrico in ambito terapeutico
  • CONSERVATIVA: l’effetto decontaminante bonifica dai batteri aree sensibili come le cavità e i solchi, aiutando il professionista a tutelare i tessuti del paziente.
  • COSMETICA: servizi particolarmente utili agli occhi dei pazienti sono lo sbiancamento dentale e la depigmentazione gengivale. Con il laser a diodo è possibile intervenire in questi casi regalando nuovi sorrisi.
  • DERMATOLOGIA: con il laser il professionista può intervenire anche sul terzo inferiore, effettuando chirurgia dermatologica laser e altri servizi utili complementari all’odontoiatria come la depigmentazione e la biorigenerazione cutanea.

Benefici operativi

Parallelamente ai benefici clinici di assoluto spessore e largamente documentati dalla letteratura scientifica, esistono dei vantaggi complementari che il dotarsi di tecnologia laser possono dare alla clinica odontoiatrica:

dentista e pazienti felici
Uno strumento patient-friendly
  • È sicuro: le operazioni avvengono senza contatto e senza generazione di aerosol, evitando qualsiasi rischio di infezione crociata.
  • Riduce l’uso di anestetici: grazie al laser molti degli interventi potranno essere eseguiti senza applicare anestesia ai pazienti, segno della delicatezza dello strumento.
  • Aumenta la fedeltà: il paziente soddisfatto genera passaparola all’interno della sua rete, incrementando la reputazione dello studio.
  • Efficace in pedodonzia: i bambini, le mamme e il lavoro al riunito gioveranno dall’utilizzo del laser, strumento gentile sui più piccoli e dal grande fascino tecnologico. L’associazione dentista = dolore sarà quindi evitata.
  • Tecnologico: il laser è una tecnologia che evolve, trovando nuovi protocolli che seguono gli sviluppi della ricerca scientifica. L’aggiornamento è costante e permette di aumentare il raggio di servizi offerti dallo studio evitando di indirizzare i pazienti verso altri professionisti.

Investire in tecnologia laser vuol dire stare al passo con i tempi, anticipando il futuro e portando l’odontoiatria minimamente invasiva all’interno della clinica per il massimo beneficio di pazienti e professionisti.